Il “Memorial dedicato agli italiani caduti nei campi di sterminio nazisti”, allestito nel 1980 ad Auschwitz e sfrattato dalla direzione del Museo del campo, è stato presentato ufficialmente nella nuova sede di Firenze e aperto alle visite del pubblico. Diverse centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia inaugurale, che ha così celebrato degnamente anche l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.

Video: l’intervento del presidente dell’ANED Dario Venegoni nel corso della cerimonia.

Si chiude così una lunga e dolorosa vicenda, che ha visto un’opera progettata da un gruppo all’interno del quale spiccavano le personalità di Lodovico Belgiojoso, Primo Levi, Nelo Risi, Pupino Samonà e Luigi Nono sfrattata dalla direzione del Museo del campo, che è giunta nel 2014 addirittura a minacciarne la distruzione.
In un contesto del tutto nuovo e imprevisto, lontano oltre mille chilometri dal luogo per il quale era stato progettato, il Memoriale inizia una nuova fase, di nuovo accessibile alla visita e all’esame di un vasto pubblico. Sarà anche l’occasione per riaprire un approfondimento degli studi sul valore di quest’opera collettiva nel contesto della cultura italiana del Novecento e del suo valore di testimonianza di un gruppo di superstiti delle deportazioni naziste.
Contemporaneamente è stata presentata dall’ANED una grande mostra che occupa l’intero piano terreno dello stesso edificio che ospiterà il Memoriale. La mostra “Un filo ininterrotto. La memoria della deportazione e il Memoriale di Auschwitz” è stata interamente prodotta dall’ANED ed è stata realizzata per i contenuti da Elisa Guida e Bruno Maida e per l’allestimento da Alberico Belgiojoso. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’UCEI e delle Università della Tuscia e di Torino. La sezione dedicata alla deportazione toscana è stata curata Camilla Brunelli ed Enrico Iozzelli, del Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato.
Ai visitatori è stato distribuito un pieghevole, realizzato anch’esso interamente dall’ANED, che riproduce alcuni dei testi presentati per la prima volta nel 1980, all’epoca della inaugurazione dell’opera nel Block 21 di Auschwitz. Tra questi il celebre testo “Al visitatore” scritto espressamente da Primo Levi per chi fosse andato a vedere la grande spirale del Memoriale.

Ogni copia di questo dépliant è personalizzata da un numero progressivo; la numerazione non parte da zero, ma da 174517, e cioè dal numero tatuato dai nazisti sul braccio sinistro di Primo Levi. E’ un modo, ha detto il presidente dell’ANED Dario Venegoni nel suo intervento alla cerimonia inaugurale del Memoriale, per onorare il centenario della nascita di Primo Levi, e per dire che in qualche misura siamo tutti debitori a lui per i suoi scritti sulla tragedia dalla deportazione

Cronistoria di un attacco alla migliore cultura italiana

Il Presidente della Repubblica ha fatto pervenire a Firenze una targa di bronzo che celebra l’occasione. Tutti i visitatori la incontrano proprio di fronte all’ingresso del Memoriale. In essa si legge:

Il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
all’ANED
in occasione dell’apertura della nuova sede espositiva del Memoriale ai deportati.italiani
Firenze, 8 maggio 2019

ORARI DI APERTURA

Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente ma è necessaria la prenotazione. La visita viene fatta esclusivamente con accessi guidati. Le visite, a cura dell’associazione Muse, saranno rivolte alle classi della scuola secondaria di primo e secondo grado e a giovani e adulti dai 10 anni in su. 

Le visite guidate sono proposte tutti sabati, domeniche e lunedì. Per prenotazioni individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it, 055-2768224. Per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788.