E’ l’estate delle provocazioni nazifasciste. Non passa giorno senza che in ogni regione d’Italia non venga segnalata una provocazione, a suon di saluti romani, svastiche, gruppi che inneggiano ad Adolf Hitler. In un crescendo di esibizionismo e di provocazione sembrano abbandonati i fasci littori, il duce, le nostalgie per il regime mussoliniano, per passare senz’altro all’apologia delle camere a gas, ai simboli del nazismo, a un’inaudita “rivalutazione” del Führer del Terzo Reich.
Nella loro ignoranza, spesso gli autori di queste provocazioni sbagliano persino a tracciare i simboli nazisti – come è accaduto nel caso della svastica tracciata sulla targa di pietra della sezione Aned di Verona, o su quella che ha imbrattato il Monumento ai deportati di Empoli.
Nella corsa a chi la spara più grossa, si è arrivati al video diffuso in rete nel quale è ripreso uno dei leader degli Ultras del Verona inneggiare apertamente ad Adolf Hitler.
“Ragazzate”, si sono affrettati a dire esponenti politici della destra italiana, che nel caso della festa dei tifosi del Verona hanno giocato la carta dell’attenuante dei “cori da stadio”, come se negli stadi fosse lecita qualsiasi bassezza.
«Inneggiare a Hitler è certamente da condannare, quei cori sono di cattivo gusto e di pessimo esempio — ha detto il leader della Lega Nord —. Ma non esageriamo e non coinvolgiamo politica e magistratura. Lasciamo che i giudici perseguano chi ruba e delinque. Il consiglio comunale? Verona ha tanti problemi, meglio affrontare altre questioni. In fondo parliamo di un coro goliardico. Vogliamo il reato di coro?».
E quando è scoppiato il caso del gestore del bagno “Punta Canna” di Cervia che ha inzeppato il terreno avuto in concessione dallo stato di foto del Duce e di scritte fasciste, di nuovo Salvini è corso in Romagna a sostegno di chi “crea tanti posti di lavoro”.
Di fronte a questa escalation è tornata d’attualità la proposta di legge presentata oltre un anno fa che ha come primo firmatario Emanuele Fiano – figlio di Nedo, superstite di Birkenau – mirante a colpire le manifestazioni fasciste e naziste. Una proposta contro la quale immediatamente è scattata la condanna del gruppo dei 5 Stelle: “è una legge liberticida”, hanno tuonato.
La verità è che l’Italia è l’unico grande paese occidentale dove la destra conservatrice coltiva una stretta contiguità con le forze neofasciste, e dove gran parte delle forze politiche che siedono in Parlamento non hanno nell’antifascismo le proprie radici culturali e storiche. E’ una anomalia italiana, questa. I governi conservatori francesi, inglesi, tedeschi o americani mai coprirebbero queste “imprese” degli estimatori delle camere a gas. In Italia avviene, purtroppo, ed è per questo che occorre una grande mobilitazione che parta dalla approvazione della proposta di legge Fiano. La Repubblica ha il dovere di difendere le proprie istituzioni e i propri valori dalle istanze eversive, dichiaratamente antidemocratiche di questi gruppi.
La pronta risposta di tanti cittadini, di tante ragazze e ragazzi di Empoli all’offesa recata al monumento che ricorda le centinaia di lavoratori di quell’area deportati e uccisi nei lager nazisti dice che questa consapevolezza finalmente si sta facendo strada.
Altro che ragazzate, altro che goliardia: nella storia è già capitato una volta che tanti bravi moderati tollerassero o addirittura favorissero questi gruppi eversivi, sicuri di riuscire a utilizzare e a controllare la loro violenza antidemocratica contro i sindacati e i partiti di sinistra. Si è visto come è andata a finire.
E’ per questo che l’Associazione degli Ex Deportati appoggia la proposta di Emanuele Fiano e ne chiede la pronta approvazione. E chiama i rappresentanti di tutti i gruppi politici alla coerenza con le belle parole spese ogni anno nel Giorno della Memoria nel ricordo delle vittime dei Lager nazisti.

Dario Venegoni