Nell’organizzazione economica e territoriale del sistema concentrazionario nazista i Lager principali (“Hauptlager” o “Stammlager”) esercitavano una loro competenza territoriale entro cui furono istituiti i Lager dipendenti (“Nebenlager”, “sottocampi”) soprattutto a partire dal 1942 (impiego crescente dei deportati-schiavi nelle industrie belliche). La loro funzione era dunque essenzialmente produttiva; alcuni, come Sachsenhausen e Dora-Mittelbau, crebbero di importanza e finirono a loro volta con il diventare campi principali; altri arrivarono a contenere migliaia di deportati (come Gusen) e si dotarono di strutture che li rendevano autonomi (come i crematori); altri ancora potevano alloggiare i prigionieri in strutture adattate (scuole o chiese in disuso, ecc.); in genere dai sottocampi venivano rinviati al Lager principale i malati e gli inabili. Il numero dei sottocampi poteva essere elevato: Dachau, Buchenwald, Stutthof ne contavano oltre un centinaio.