ORDINE DEL GIORNO SULL’IMMIGRAZIONE approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale ANED

Il Consiglio Nazionale dell’ANED (Associazione Nazionale Ex-Deportati nei Campi nazisti), riunito a Verona nei giorni 24 e 25 ottobre 2015, ribadisce l’attualità dei valori testimoniati dalle vittime del nazifascismo, da deportate e deportati di ogni nazionalità nei Campi nazisti e costantemente confermati dall’impegno dei sopravvissuti, dai familiari dei caduti e da tutti coloro che li condividono: pace, libertà, fratellanza, uguaglianza, rispetto, solidarietà, giustizia, democrazia, pluralismo, collaborazione tra i popoli. Valori che consideriamo argini contro ogni nuova barbarie.
Ingiustizie, prevaricazioni, ricerca di potere, sfruttamento dell’ambiente, proliferazione di armi e ‘economia di rapina delle risorse’ generano e moltiplicano le diseguaglianze e provocano drammatiche migrazioni.
Ogni giorno apprendiamo di barconi carichi di uomini, donne, bambini e bambine disperati in balia delle onde, costretti a intraprendere viaggi brutali, angosciosi e pericolosi, come quelli che deportati e deportate hanno sofferto nei vagoni piombati, schiavizzati da altri esseri che di umano conservano poco.
Perseguitati a causa dell’origine, delle idee, del credo, abbiamo vissuto l’indicibile e non possiamo assistere in silenzio alla carneficina che quotidianamente avviene nel Mediterraneo, non possiamo vedere risorgere quei muri e quei recinti cui siamo sfuggiti. Siamo contrari a ogni muro, respingimento umano, contrari a discriminazioni e separazioni, contrari a ogni forma di difesa identitaria e ci impegniamo perché nessuna donna e nessun uomo sia perseguitato o non accolto quando fugge dalla guerra, dalla persecuzione, dalla povertà, in cerca di una nuova opportunità di vita, di qualcosa che il suo Paese non può offrirgli.
Noi che ricordiamo la brutalità della vita nei Campi ma abbiamo anche sperimentato convivenza e solidarietà, oggi che milioni di diseredati fuggono dai propri Paesi a causa di guerre, fame, cambiamenti climatici insostenibili, non possiamo tacere.
Noi che siamo stati ‘oltre quel muro’ segregati dal mondo, non possiamo tacere davanti all’innalzamento di muri ai confini dove migliaia di uomini, donne e bambini sono bloccati per giorni.
Noi che abbiamo sofferto nei Campi, non possiamo tacere davanti alla creazione di campi profughi invivibili.
Noi che abbiamo subito le peggiori angherie e torture non possiamo tacere davanti agli eserciti usati per arginare la marcia di profughi inermi.
Noi che abbiamo patito la fame e il freddo, non possiamo tacere davanti a persone che hanno bisogno di tutto, che indossano vestiti e scarpe inadeguati, privi di viveri, medicine, coperte.
Per questo la questione immigrazione ci riguarda e ci preme.
Oggi l’Europa rinnega la consuetudine di luogo di incontro e di scambio, di culla di cultura e di scienza alla base della sua civiltà.
Chiediamo perciò alle istituzioni internazionali ed europee di

  • riconoscere e combattere ogni segnale di razzismo, discriminazione, sopruso, violenza;
  • difendere democrazia e libertà contro ogni tentazione autoritaria, e ogni guerra;
  • pianificare una politica migratoria comune e inclusiva, orientata a verificare i flussi di entrata, nell’ottica di garantire il rispetto dei diritti civili;
  • soccorrere, accogliere, assistere gli esseri umani in fuga dalle guerre e dalla fame;

La guerra si avversa con la giustizia, e la giustizia si raggiunge con la solidarietà tra le persone e i popoli. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.

Verona, 25 ottobre 2015