Omaggio a Vittore Bocchetta nel centenario della sua nascita

Nato a Sassari il 15 novembre 1918, cittadino del mondo, viaggiatore indomito e ribelle tra culture, terre, arti, generazioni, utopie, nei recenti decenni di testimonianza della sua incredibile vicenda umana, del suo impegno politico, della Resistenza, della deportazione, ha scelto Verona.

La Biblioteca Civica di Verona

la sezione veronese dell’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED)

in collaborazione con il Circolo dei Lettori

propongono alla città una lettura di brani scelti da

‘Prima e dopo – Quadri 1918-1949’

autobiografia di V. Bocchetta

a cura di Simone Gianesini, Tamellini edizioni 2012

che si terrà giovedì 15 novembre dalle ore 17,30

presso la Sala Nervi della Biblioteca Civica di via Cappello

Corriere di Verona del 14.11.2018

 


Vittore Bocchetta nasce a Sassari il 15 novembre 1918.

Giovane dirigente del movimento antifascista a Verona già dal 1941, viene arrestato per le sue idee “sovversive” nel novembre del 1943 e detenuto nel Carcere degli Scalzi.

Rilasciato nel febbraio del 1944 entra a far parte del Comitato di Liberazione Nazionale di Verona (marzo 1944).

Il 4 luglio 1944 viene nuovamente arrestato dai fascisti e trasportato alle “casermette” di Montorio Veronese dove verrà interrogato e torturato per poi essere consegnato ai tedeschi ed incarcerato, prima agli Scalzi e poi nelle celle del Palazzo INA (sede del  Comando Generale SS e Polizia di Sicurezza di Verona – B.d.S. Italien).

Il 27 agosto 1944 viene trasferito Campo di concentramento e smistamento di Bolzano e detenuto nel Blocco E, assegnato ai prigionieri politici pericolosi.

Il 5 settembre 1944 viene inserito, con altri 400 prigionieri, in un “trasporto” (si tratta del trasporto n° 81  che parte da Bolzano il 5 settembre 1944 e arriva a Flossenbürg il 7 settembre 1944) con destinazione il Campo di concentramento di Flossenbürg.

All’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 21631 e il triangolo rosso con la «I» nera che lo classifica come prigioniero politico italiano.

Viene poi destinato al sottocampo di Hersbruck ed impiegato nei lavori forzati di scavo in galleria.

Causa l’avvicinarsi delle truppe dell’esercito americano, ai primi di aprile del 1945 il sottocampo di Hersbruck viene evacuato dai tedeschi e i deportati trasferiti verso sud.

Durante una sosta di questa marcia forzata (la cosiddetta “marcia della morte”), Vittore Bocchetta riesce a fuggire.

Nel maggio del 1945 viene liberato dagli Americani e rientra in Italia nel giugno successivo.

Vittore Bocchetta – 24 gennaio 2018 – Mostra “Trasporto 81” a Verona