Si è svolta oggi, sul piazzale del Lager di Mauthausen, la cerimonia Internazionale per la commemorazione della liberazione dell’ultimo campo nazista, avvenuta il 5 maggio di 74 anni fa.

La più grande manifestazione antifascista europea, cui hanno partecipato decine di migliaia di persone da cui si leva un unico grido: MAI PIÙ!

Un impegno per attuare il Testamento degli ex deportati, il Giuramento di Mauthausen, stilato dai sopravvissuti prima di rientrare nei Paesi da cui con le più svariate accuse erano stati deportati, per un’Europa unita, solidale, pacifica.

Sono stati quasi cento i partecipanti partiti da Verona, due autobus accompagnati da sette volontari di ANED, ANPI e Movimento Nonviolento, per conoscere questi luoghi in cui si è consumato l’indicibile, per onorare le vittime del fascismo e del nazismo e ricordare quanto ha potuto avvenire sul territorio del nostro Continente, a causa di aberranti ideologie di sopraffazione e dell’adesione o dell’indifferenza di tanta parte dei popoli europei.

Con la delegazione di Verona hanno partecipato anche quaranta giovani studenti, educatori e amministratori sardi di Olbia, segno di una sensibilità e di un’attenzione alla formazione del senso civico di cittadine e cittadini, purtroppo merce rara nel panorama attuale.

Lo storico Costantino Di Sante, Eugenio Iafrate e Alessia Bussola, ricercatori storici Aned, anche con sussidi audiovisivi e con le visite guidate ai Lager di Dachau, al Castello di Harteim, al Kz di Mauthausen e di Gusen, hanno saputo arricchire il cammino, affiancati da volontari che si sono alternati in base alle competenze nei momenti cruciali, rispondendo agli interrogativi esistenziali delle coscienze davanti a temi così complessi.

Quest’anno è stato presente, portato da due vigili in alta uniforme, e annunciato insieme a tutti gli altri vessilli decorati di Mediglia d’oro, anche il Gonfalone della Città di Verona, Medaglia d’oro al valor Militare per avere offerto

ALLA RESISTENZA L’OLOCAUSTO DEL SUO SECONDO COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE CHE VI ORGANIZZO’ LA GUERRIGLIA E VENNE STERMINATO NEI CAMPI NAZISTI; IL SANGUE DEI SUOI CONCITTADINI DEL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE E DI QUANTI VOLONTARIAMENTE COMBATTERONO LONTANI DALLA PATRIA; IL SACRIFICIO DEGLI INTERNATI MILITARI NEI LAGER E QUELLO DEI DEPORTATI POLITICI E RAZZIALI”.

La città ha ricordato così in modo solenne i tanti cittadini veronesi deportati e uccisi nei Campi nazisti per le loro idee, la loro religione, il loro essere, l’antifascismo. Un formale impegno al rispetto e alla pari dignità di ogni persona, indipendentemente, come ci indica la nostra Costituzione nata dalla Resistenza, da razza, sesso, religione, condizioni sociali o personali.

Un “valore aggiunto” prezioso è stata la presenza del Presidente Provinciale ANED di Verona, Ennio Trivellin, deportato a sedici anni proprio nel terribile Campo di Mauthausen, che, nonostante l’età molto avanzata, ancora una volta ha risposto al richiamo degli amici lasciati là e ha donato, con uno sforzo di generosità che solo chi ha vissuto esperienze estreme sa offrire, la sua sofferta Testimonianza.

Il pellegrinaggio non è stato per ‘vedere l’orrore’ (un Orrore così grande da essere incomprensibile), ma perché dal sacrifico di quei morti e di quei resistenti si possa trarre l’insegnamento per impegnarsi nella vita, soprattutto per respingere disinteresse e indifferenza.

Vedere con i propri occhi e sentire con i propri sensi quante atrocità l’umanità abbia saputo commettere, ma anche quanta sia stata la resistenza al male, l’altruismo, l’eroismo che hanno permesso ai popoli d’Europa poi di rinascere, rimarrà nelle vite dei partecipanti un’esperienza straordinaria.

La Seconda Guerra Mondiale ha portato lutti, milioni di morti, distruzioni, ma a partire da questa Memoria è stata possibile la costruzione delle democrazie in Europa e nel nostro Paese.

ANED (Associazione Nazionale ex Deportati) Sezione provinciale di Verona ‘Gino Spiazzi’

ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) comitato provinciale di Verona

Movimento Nonviolento Verona


Fotografie di Tiziana Valpiana, Alessia Bussola, Sonia Inzoli e Eugenio Iafrate

KZ Dachau

 


Castello di Harteim

 


KZ Mauthausen